In RegioneIl ricordo dei Giusti tra le Nazioni. In 24 dal parmense

27 March 2023
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L’assemblea regionale ha celebrato i Giusti dell’umanità, i non ebrei che salvarono gli ebrei. Tra loro sono 24 quelli del  territorio di Parma. Le loro storie di straordinario altruismo chiamano ciascuno di noi a rafforzare l’impegno per difendere i valori della democrazia, della giustizia, della solidarietà.

Una platea attenta e silenziosa di studenti ha ascoltato le storie dei salvatori e dei salvati, le testimonianze sulle vite dei “Giusti”, di cui l’Assemblea regionale ha celebrato la memoria.

Sono 76 i profili riconosciuti nel nostro territorio regionale e tra questi, 24 sono del parmense, molti in territorio montano. Sono persone spesso di umili condizioni, sacerdoti, uomini e donne che agirono con coraggio per dare rifugio, nutrire, nascondere, a volte con la complicità di interi paesi che mantennero il vincolo del silenzio intorno agli ebrei che sapevano nascosti nelle case dei loro vicini.

Erano Fosco ed Ernestina Annoni di Fontanellato, Giacomo Avenia di Calestano, Corinna e Giuseppe Azzali, Igino Gennari e Pietro Galvani, Giovanna, Gino, Giovanni Belmessieri di Caneto di Palanzano, Ostilio Barbieri di Calestano, Jole Bosi e Luisa Minardi di Parma, Maria, Severino Cordani e Celestina Giovanelli di Varsi, Attilio Cornini di Parma, Guido Croci di Varsi, don Ubaldo Magistrali di Varsi, don Ernesto Ollari di Fragno di Calestano, Giuseppe Gandolfi e Albina Giliotti di Ostia parmense, Francesco Labadini e Pellegrino Riccardi di Fornovo, Amelia Prevoli di Calestano: furono i protagonisti di atti semplici e decisivi e salvarono molte vite.

Il ricordo dei Giusti, di chi non si è voltato dall’altra parte, chiama ciascuno di noi a coltivarne concretamente la memoria per trasmettere ai più giovani quell’eredità di valori; la determinazione di chi ha rischiato la propria vita per salvare persone dallo sterminio è un esempio. Queste iniziative colgono nel segno, come dimostra la grande partecipazione dei ragazzi.

L’evento, vista la grande affluenza è stato ripetuto due volte.

Nel secondo appuntamento il Comune di Borgotaro è stato protagonista con l’intervento del sindaco Marco Moglia che ha detto: «Siamo commossi e orgogliosi dell’eredità di generosità della nostra gente. Un carattere indelebile, un humus che anima la nostra terra, da cui sono scaturite le azioni di uomini e donne che di fronte alle ingiustizie e in un tempo segnato dalla violenza e dalla discriminazione hanno fatto la cosa giusta, non si sono girati dall’altra parte. La medaglia d’Oro al valor militare assegnata al Comune di Borgotaro e le gesta dei Giusti sono la testimonianza dell’eredità morale che ci hanno lasciato questi nostri concittadini che non sono rimasti indifferenti». Erano presenti l’assessore Stefania Mortali, i familiari dei Giusti, Graziella Florini la nipote di Giuseppe Gandolfi e Albina Giliotti di Ostia parmense e Daniele Galvani che ha portato il ricordo di Pietro e Giovanna Galvani di Caneto di Palanzano.

Queste persone non agirono sole. Le loro storie si intersecano con quelle dei luoghi, con le comunità che li hanno protetti. Per questo la memoria merita di essere condivisa, coltivata e rinnovata in momenti come questo aperti ai giovani e alle scuole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo Daffadà
Regione Emilia-Romagna
Matteo Daffadà
Consigliere Regionale Gruppo Assembleare Partito Democratico - Bonaccini Presidente
Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro n.50 40127 Bologna (BO)
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