Ho sottoscritto un’interrogazione per sollecitare il Governo a estendere i termini sui finanziamenti coperti da garanzie statali. La criticità maggiore per la ripartenza del lavoro è la mancanza di liquidità che non permette a molte imprese di sostenere i costi vivi; altre si sono indebitate per adeguare i processi lavorativi o rinnovare le in attesa del riavvio. Con l’interrogazione abbiamo accolto l’appello delle principali associazioni di industria, commercio, artigianato e agricoltura che, a seguito di un’analisi dei dati allarmanti che arrivano dal mondo del lavoro, hanno inviato una comunicazione alle Istituzioni europee e a quelle nazionali, in cui sono contenute forti richieste di continuare a garantire la necessaria liquidità fondamentale per ripartire. La presidenza della BCE e la Banca d’Italia si sono pubblicamente espresse a favore del prolungamento delle moratorie riattivando la flessibilità che era stata concessa alle banche europee all’inizio della crisi economica è necessario ora che la Giunta si faccia portavoce di queste istanze affinché il Governo adotti tempestivamente tutte le opportune iniziative. All’esecutivo nazionale chiediamo di valutare un’estensione dei termini di restituzione da 6 a 15 anni, per consentire alle imprese di diluire il proprio impegno su un arco temporale più lungo, dando copertura finanziaria per i maggiori oneri mediante adeguati contributi in conto capitale, al fine di affrontare con maggiore possibilità di successo la fase della ripresa.