In RegioneContrasto alla povertà. Approvato il piano triennale

1 December 2025
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L’Emilia-Romagna mette in campo 124 milioni di euro per combattere esclusione sociale, disagio abitativo e povertà alimentare: L’assemblea ha approvato il Piano regionale per il contrasto alle povertà 2025–2027 integrando le misure nazionali con le specificità regionali. Un passo essenziale per creare le condizioni per aiutare le persone a uscire da condizioni di fragilità ed emarginazione puntando sempre più all’integrazione tra servizi pubblici e soggetti del Terzo Settore, oltre alla scelta di assicurare interventi su fronti che spesso rischiano di rimanere sottotraccia come il sovraindebitamento e la povertà alimentare.
Il Piano adotta una visione complessiva della povertà, che considera non solo il reddito ma anche le nuove vulnerabilità generate dai cambiamenti economici, sociali e culturali. Per rendere le politiche più mirate ed efficaci, la Regione ha avviato, in collaborazione con le università, uno studio sui profili di fragilità, una lettura più accurata dell’evoluzione del disagio e una migliore capacità istituzionale di intercettare tempestivamente i bisogni emergenti.

Le misure principali previste dal Piano prevedono il rafforzamento dei servizi sociali, della presa in carico delle persone in povertà e l’accompagnamento all’iscrizione anagrafica per le persone senza dimora.
La Regione assicura poi, con proprie risorse, il sostegno alle azioni di recupero alimentare e di prevenzione dello spreco, la prevenzione e gestione delle crisi da sovraindebitamento, la garanzia di microcredito sociale regionale, il sostegno alla mobilità per le persone fragili e la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cers) a forte valenza sociale.

In Emilia-Romagna sono quasi 17mila le famiglie raggiunte dalla misura nazionale dell’assegno di inclusione, un dato in calo rispetto ai 39.176 nuclei familiari che percepivano il Reddito di cittadinanza. Le forme di povertà su cui si concentra il Piano riguardano famiglie con caratteristiche diverse: 139mila famiglie (dati 2023) che vivono sul territorio regionale, pari al 6,8% del totale, sono in condizioni di povertà relativa, ovvero con risorse mensili insufficienti per fare fronte a una soglia convenzionale di spesa.
La povertà assoluta viene invece calcolata sulla base di una soglia per la quale le famiglie non sono in grado di acquistare un paniere di beni e servizi essenziali e colpisce soprattutto famiglie numerose, con minori e di cittadinanza straniera.
La povertà alimentare, invece, fa riferimento ai nuclei familiari in cui si concentra una crescente richiesta di aiuti alimentari e che, per l’Emilia-Romagna, riguarda soprattutto le periferie urbane e i piccoli comuni. La povertà estrema, infine, riguarda oltre 8mila persone in Emilia-Romagna che vivono in condizione di grave marginalità, spesso senza dimora, in strutture di accoglienza o a rischio di perdita dell’alloggio.

Matteo Daffadà
Consigliere Regionale Gruppo Assembleare Partito Democratico - de Pascale Presidente
Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro n.50 40127 Bologna (BO)
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