Gli Empori Solidali sono progetti di solidarietà, di speranza e condivisione; presìdi di contrasto alla povertà e al disagio che cresce anche nella nostra Regione. Cuore del progetto è l’accoglienza e l’ascolto di famiglie che si trovano in condizioni di temporanea indigenza e fragilità, alle quali viene data la possibilità di accedere gratuitamente a beni di prima necessità in un contesto analogo a quello di un piccolo market.
Nel nostro territorio parmense abbiamo l’esempio dell’Emporio nel quartiere Cinghio a Parma con oltre 150 volontari e 1800 famiglie sostenute, oltre a 250 in attesa della tessera. In provincia ci sono l’Emporio Solidale Valparma ad Arola, l’Emporio Solidale Valtaro a Borgotaro e la Caritas di Fidenza che agisce come un Emporio. Realtà che testimoniano la generosità del nostro territorio e di cui andiamo orgogliosi. L’Emporio solidale di Parma è anche capofila per il recupero attraverso il Cal delle eccedenze di frutta e verdura, una rete di contrasto allo spreco alimentare e alla tutela dell’ambiente. Un’attività che ha portato sulle tavole di migliaia di persone in stato di bisogno tonnellate di ortaggi e frutti freschi di prima qualità, gratuitamente, ogni settimana».
In un ordine del giorno che ho sottoscritto – a prima firma Bondavalli – e che è stato approvato nel corso della discussione in Assemblea legislativa del bilancio di previsione 2024/2026 abbiamo chiesto alla Giunta sostenere e valorizzare queste esperienze sia attraverso la propria programmazione generale sia aprendo bandi specifici, di coinvolgere la scuola e il mondo dell’educazione nella promozione e valorizzazione di questa innovazione sociale e di incoraggiare ulteriori forme di adesione da parte dei privati e degli Enti.
Gli Empori sono un esempio virtuoso di come si possa organizzare un approccio nuovo al disagio e alle difficoltà, sviluppando la capacità di cogliere le esigenze e di fornire risposte adeguate. È possibile fare la spesa grazie ad una tessera a punti nominale pre-caricata in base al numero di componenti del nucleo famigliare. Questo sistema è funzionale a salvaguardare la dignità delle persone che hanno autonomia e responsabilità nella scelta di acquisto dei prodotti disponibili. Gli straordinari volontari che animano l’attività sono sempre pronti a intraprendere nuove iniziative quando intercettano un bisogno.
In Regione Emilia Romagna i dati aggiornati al 31 dicembre 2022 dicono che sono state 7.271 le famiglie sostenute e 23.473 le persone aiutate tramite gli Empori solidali, con il contributo di 995 volontari, 303 aziende sostenitrici e 246 enti partner; è grazie a questa concreta e preziosa risorsa di impegno e solidarietà che sono state distribuite 114.186 spese.
L’azione degli Empori solidali poggia sul volontariato, sulla partecipazione e sulla collaborazione tra istituzioni, Terzo settore e aziende del territorio; la Regione sostiene la loro attività attraverso bandi aperti ad organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni.
