Oltre l’oceano per ritrovarsi: la missione negli USA e in Canada tra le comunità emiliano-romagnole che ho svolto in qualità di Presdiente della Consulta è stata dedicata al rafforzamento dei rapporti tra le comunità all’estero, la Regione Emilia-Romagna e le terre d’origine. Un viaggio ricco di incontri e testimonianze che hanno confermato quanto sia vivo il legame con la nostra identità, anche a migliaia di chilometri di distanza.
A Montréal, Ottawa e Toronto il confronto con le associazioni AERC, Associazione Emiliana di Ottawa e Amarcord emiliano-romagnoli dell’Ontario è stato concreto e operativo. Al centro degli incontri: il lavoro di rete tra le realtà locali, le attività a sostegno delle comunità italiane e le nuove prospettive di collaborazione sull’asse Italia-Canada. È stata inoltre posta la prima pietra per l’organizzazione, nei prossimi tre anni, di un grande evento congiunto capace di rafforzare relazioni culturali, dare visibilità alle nostre comunità e valorizzare le opportunità economiche e imprenditoriali che legano i due Paesi.
A New York ho partecipato al Dinner & Dance in occasione del 75° anniversario della Società Val Trebbia Val Nure in cui era presente anche una folta delegazione della Valtarese Foundation guidata da Frank Capitelli. Una festa partecipata da oltre 300 persone, segno di una memoria viva e condivisa che continua a unire generazioni di emigrati piacentini. Ho portato l’abbraccio dell’Emilia-Romagna, ricordando «il valore delle famiglie che hanno avuto il coraggio di partire e la forza di non dimenticare mai da dove provengono». Un ringraziamento speciale a Diego Segalini, presidente della Società e consultore nella nuova Consulta e grande emozione per la presenza di Ernesto Bertuzzi, originario di Bobbio e insignito del titolo di Piacentino Benemerito nel 2025: esempio vivente di dedizione, valori e amore per le radici. Continueremo a costruire ponti culturali, affettivi ed economici, ponti che nessun oceano può spezzare. È da questo legame profondo, resistente alle distanze e alle generazioni, che nasce il nostro essere cittadini del mondo.
