
Ho rappresentato con grande piacere la Regione Emilia-Romagna all’evento di divulgazione del progetto di cooperazione internazionale “Maison Parma” in Burundi. “Tutto il Buono del Pomodoro” è molto più di un titolo evocativo: è la sintesi di una storia di sviluppo sostenibile e sapere condiviso che nasce qui, nella Food Valley, e arriva fino al cuore dell’Africa, in Burundi.
Il progetto “Maison Parma. Il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile” rappresenta un esempio concreto di come l’esperienza, la ricerca e la qualità del nostro sistema agroalimentare possano diventare strumenti di solidarietà e crescita. La piccola, ma innovativa, impresa di trasformazione del pomodoro che si sta sviluppando in uno dei paesi più poveri del mondo che è il Burundi ha un grande valore.
Grazie al lavoro di Parma, Il Comune e Parmalimenta, il know-how della filiera del pomodoro – un’eccellenza del nostro territorio – è stato trasferito con competenza e passione, dando vita a una comunità produttiva, a un centro di trasformazione e a un consorzio di contadini che oggi guardano al futuro con maggiore autonomia e fiducia.
In Burundi, Maison Parma è già diventato un punto di riferimento: un luogo di comunità, di formazione, di lavoro e di inclusione, dove si valorizza il ruolo delle donne e si costruiscono opportunità reali per le famiglie e per i giovani. L’obiettivo di questa attività è che diventi un’impresa autonoma nel tempo. Ci vuole tempo e anche volontà di accompagnarla.
La Regione Emilia Romagna ha scelto di fare questo passo e sostenere un progetto che – come Maison Parma – porta nel mondo il valore della qualità, della responsabilità e della cooperazione. Il nuovo progetto vede la Regione Emilia-Romagna capofila, orgogliosa di raccogliere un’eredità importante e proiettarla verso nuovi obiettivi. È un segno concreto di riconoscimento della validità del lavoro svolto da Parma, in particolare per la visione che ha saputo unire istituzioni, mondo agricolo, cooperazione internazionale e società civile. Questa esperienza dimostra ancora una volta che la vera innovazione non è solo tecnologica, ma anche sociale: nasce dal dialogo, dalla condivisione dei saperi e dalla volontà di costruire insieme un futuro più giusto e sostenibile. Questa è la strada che la nostra Regione ha scelto come timone strategico di sviluppo e di azione.
Con il Progetto Maison Parma Burundi la nostra tradizione agricola e la nostra ricerca non si fermano ai confini regionali: diventano strumenti di pace, solidarietà e sviluppo, diventano opportunità di stringere nuove relazioni, di costruire ponti.
Grazie a chi ha creduto e lavorato in questa impresa, a chi ogni giorno trasforma un frutto semplice come il pomodoro in un simbolo di speranza e di rinascita.


