Incontri sul territorioBasilicanova. Intitolata a Silvia Ruotolo la scuola elementare

12 June 2021
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La Scuola primaria di Basilicanova è stata intitolata a Silvia Ruotolo, vittima in un agguato di camorra a Napoli: una mamma uccisa a soli 39 anni l’11 giugno 1997. La cerimonia ha concluso una settimana di iniziative dedicate ad approfondire la tematica della legalità e rientranti nell’Accordo di programma per la realizzazione del progetto “Montechiarugolo: una stazione lungo il percorso di cittadinanza legale”, siglato nel 2020 tra il Comune e la Regione Emilia Romagna.

È stata scoperta la targa commemorativa a ricordo della giovane mamma, alla presenza dei referenti delle associazioni locali che operano e si mobilitano per fare formazione sull’antimafia.

Il mio intervento:

Vi ringrazio per questo invito in un’occasione così solenne, per la vostra scuola e la vostra comunità. Scopriremo una targa con un nome: questo semplice gesto comprende e svela alcuni dei valori fondanti del nostro vivere insieme, l’identità, la memoria e la legalità.

Oggi la vostra bella scuola avrà il suo nome: Scuola Silvia Ruotolo e quando lo pronuncerete vi ricorderete di questo momento e di lei, di Silvia e di quello che la sua storia ci racconta e ci insegna. Il nome di Silvia Ruotolo ci dice che quando in un territorio non ci sono regole, quando è la violenza ad essere padrona del campo, siamo tutti in pericolo, anche le mamme, anche i bambini.

Ma noi, tutti noi, possiamo fare qualcosa: i nomi non sono attribuiti alle cose per puro caso o convenzione, ma hanno un rapporto profondo con le cose stesse e ci impegnano ad agire in una direzione precisa. Il nome della vostra scuola ci assegna un compito importante: imparare dai momenti tragici e dolorosi per far crescere grandi speranze civili.

La lotta alla mafia si può fare anche a scuola; i percorsi dell’educazione alla legalità che la nostra Regione promuove e sostiene, la cultura delle regole e il senso di appartenenza alla comunità sono essenziali per la formazione dei futuri cittadini. La scuola, gli insegnanti, le famiglie, le istituzioni, possono produrre un modello positivo di società e comportamento: in questo nome che avete scelto avete indicato la prospettiva, il riconoscimento di valori comuni, molto concreti, il cui rispetto costituisce la base per la costruzione di una cittadinanza attiva e impegnata nella lotta a ogni forma di reato. Proteggere e trasmettere questi principi è un compito sfidante: fin da bambini è importante sviluppare il senso etico e il rispetto per le regole e le leggi, apprendere l’importanza della responsabilità a partire dai piccoli gesti.
E far crescere la consapevolezza che condizioni come dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi come acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, protette.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo Daffadà
Regione Emilia-Romagna
Matteo Daffadà
Consigliere Regionale Gruppo Assembleare Partito Democratico - Bonaccini Presidente
Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro n.50 40127 Bologna (BO)
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