800mila euro per i Comuni e le Unioni per potenziare l’offerta didattica nelle piccole realtà montane: un impegno concreto della Regione per rispondere a un bisogno del territorio. Un investimento per garantire il diritto allo studio nelle piccole realtà di montagna e il riconoscimento che la scuola in Appennino è una risorsa fondamentale per tenere unita una comunità e per la “resistenza” delle terre alte: la Regione mette a disposizione le risorse con un invito rivolto ai Comuni, singoli o in partenariato, che si impegnano a realizzare progetti innovativi per le pluriclassi delle scuole primarie anche per l’anno scolastico 2024/2025, nuovamente finalizzati ad accorciare il divario dell’opportunità educativa che purtroppo permane fra gli alunni e le alunne di montagna rispetto a quelli delle realtà urbane.
Gli ottimi risultati della sperimentazione avviata dalla Regione sono stati confermati dai progetti dell’ultimo anno scolastico. In particolare nel nostro territorio c’è stata una risposta vivace e di qualità che ha confermato quanto le nostre piccole scuole possano diventare grandi laboratori di innovazione. Ho potuto toccare con mano il fermento creativo che il bando ha generato quando ho fatto visita al plesso di Palanzano. Ringrazio in modo particolare gli assessori Paola Salomoni e Igor Taruffi che in queste misure hanno creduto con forza».
Plaude alla continuità che consente di impostare una progettualità di lungo respiro, Silvia Franzini, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Palanzano: «Un Territorio che manifesta un bisogno e una Regione che risponde: è questa la sintesi di come ha preso forma questa misura che è l’esito di un sogno che abbiamo consegnato nelle mani di Matteo Daffadà il 26 marzo 2023, in occasione del primo convegno regionale sulle Piccole Scuole di Montagna tenutosi a Palanzano, e che nemmeno un anno dopo era già tradotto in attività sulle classi. Siamo adesso nel culmine della restituzione dei vari eventi che si stanno realizzando a conclusione dei tanti laboratori svolti su tutti i plessi dei nostri Comuni ed è emozionante rilevare, non solo il beneficio che hanno già avuto sulla popolazione scolastica delle terre alte, ma anche leggere la modalità virtuosa con cui la politica ha saputo intervenire in risposta dei bisogni dei territori. Non solo attività educative e formative, però. Questa misura ci ha permesso di progettare in concerto con gli altri Comuni che afferiscono al medesimo IC e la sua Dirigente Scolastica, come forse non si era mai fatto, agendo quel patto educativo di comunità che è requisito dell’Avviso e, grazie alla garanzia dei fondi FSE+ che avranno durata fino al 2027, abbiamo anche potuto fare un pensiero di più lungo respiro che superasse la logica del mandato politico o della dirigenza scolastica. Teatro, Coro, Circo, Fotografia, Filosofia, Scienza, Integrazione, Metodo di studio, dunque, ma anche la sintesi di una virtuosa prassi politica che risponde ai bisogni e che sa darsi un’orizzonte di generazione per il benessere dei propri cittadini di montagna che, più di altri, combattono quotidianamente con carenza di servizi oltre che a un di più di costi su tutto. La sintesi di lungimiranza e buona politica di cui sono fiera di far parte».
Per Francesco Mariani, sindaco di Compiano e nella Giunta Uncem dell’Emilia Romagna: «Le scuole sono per noi amministratori dell’Appennino un tema sensibile e su cui siamo molto concentrati. La Regione ancora una volta è in prima linea e unica in Italia, a finanziare in modo diffuso il progetto pluriclassi. È nostra intenzione accedere e cogliere questa opportunità con le nostre scuole dell’istituto comprensivo di Bedonia».