Ho portato il mio saluto e quello della Regione alla presentazione della «Staffetta del filo», iniziativa dei 44 Comuni della provincia di Parma che hanno aderito al progetto «Il filo di Arianna». Un progetto condiviso fra le sezioni Avis del territorio i Comuni e associazioni di volontariato, che ha inoltre lasciato spazio al convegno dedicato alla Madonna delle Spine, protettrice dei donatori. Il convegno unisce valori a me profondamente cari: il dono del sangue, la lotta contro la violenza e la promozione della cultura e dell’arte.
Come donatore Avis e come membro della grande famiglia del volontariato, sento ogni volta la forza di questo gesto: dare una parte di sé per la vita degli altri. Guardando alla Madonna delle Spine, Patrona dei donatori della nostra provincia, ritroviamo il senso profondo di questo impegno: un gesto di solidarietà che nasce dal cuore e si diffonde nella comunità. Questo evento ci ricorda anche che il nostro impegno non si limita al gesto del dono.
La Staffetta del Filo è un simbolo prezioso: il filo che ci unisce nella lotta contro ogni forma di violenza, il filo che passa di mano in mano come segno di vicinanza, ascolto e protezione. È la prova concreta che la solidarietà ha più forza se è un’azione collettiva. E poi ci sono l’arte, la cultura: la bellezza che ci circonda, che ci emoziona, che ci fa riflettere. Celebriamo quindi più di un semplice incontro: celebriamo l’incontro di valori, di gesti concreti, di cultura e di impegno sociale. Celebriamo la capacità di ciascuno di noi di fare la differenza, anche con un piccolo gesto, perché ogni donazione, ogni passo della staffetta, ogni nota musicale contribuisce a costruire un mondo più umano, più attento, più giusto.