L’Emilia Romagna punta sui libri, straordinari compagni di viaggio, porte dei sogni, strumenti di crescita e libertà. Approvata dall’Assemblea la nuova legge frutto di un percorso partecipato e condivisa con le associazioni di settore, che sostiene l’editoria, una filiera produttiva di lunga tradizione nella nostra Regione. Gli aiuti sono finalizzati alla partecipazione ai piccoli mercati come alle fiere nazionali e internazionali. E poi più innovazione, con l’introduzione dei supporti digitali; la qualificazione delle imprese, attraverso l’alta formazione e possibilità per gli autori emiliano-romagnoli di vedere i propri libri tradotti nelle vetrine all’estero. Altri aspetti importanti sono quelli di favorire processi di integrazione, anche con imprese di altri settori culturali, quindi il sostegno agli investimenti per l’innovazione, con particolare riferimento alla sostenibilità dei processi e alle nuove tecnologie. Gli interventi potranno essere realizzati dalla Regione in modo diretto, (organizzazione di eventi, sviluppo e acquisizione di sistemi informativi, assistenza tecnica, studi e ricerche) o attraverso accordi con altri soggetti pubblici e privati.
Approvato anche l’emendamento che stabilisce che i contributi vengano erogati a quelle imprese che rispettano le condizioni previste dai contratti di lavoro.
Con questo intervento normativo molto snello, composto da nove articoli, si prevedono incentivi regionali analoghi a quanto previsto per il comparto editoriale dell’informazione e contestualmente si mira a sviluppare l’organizzazione bibliotecaria, archivistica e museale anche attraverso la concessione di contributi economici per l’acquisizione di beni, fondi, raccolte e collezioni di valore artistico, storico e documentario oltre a raccordare legislazione statale e regionale in materia di patrimonio culturale.