Diritto allo studio. Scuola i Gruppi di Maggioranza in Regione contro il decreto Valditara sul dimensionamento scolastico. «Penalizza le aree interne, mette a rischio il diritto allo studio. Con i tagli non si risparmia ma si costruisce un futuro più fragile»
L’accorpamento o efficientamento pensato dal Governo significa drammaticamente svuotare un territorio e colpire in particolare le aree più fragili. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno con cui si chiede alla Giunta regionale di esprimere ferma contrarietà allo schema di decreto ministeriale per il dimensionamento scolastico 2026/2027, attualmente all’esame del Governo.
Questo è uno schema che ritorna. Abbiamo già affrontato nella passata Legislatura una battaglia insieme agli amministratori di montagna per ottenere una deroga ai provvedimenti ministeriali. Oggi come allora ribadiamo che non possono essere solo i numeri a guidare le scelte su temi così fondamentali per la vita dei ragazzi, delle famiglie, delle comunità. L’applicazione del decreto comporterebbe la perdita di 17 autonomie scolastiche; un processo di riorganizzazione particolarmente rischioso nelle aree interne e appenniniche dove il singolo dirigente rischia di trovarsi alla guida di tanti plessi lontani tra di loro con problemi di presenza e presidio concreto delle strutture scolastiche è un approccio sbagliato, contrario alle politiche che la Regione ha sempre sostenuto, ad esempio con il finanziamento ai progetti delle pluriclassi, consapevole che investire nell’educazione significa tutelare il diritto di “restare”, credere sviluppo dei territori e nella difesa delle comunità. Quando si parla di servizi semplificare e tagliare non significa risparmiare, ma costruire un futuro più fragile». L’ordine del giorno chiede alla Giunta regionale di proseguire l’azione nelle sedi istituzionali per ottenere una revisione del decreto, promuovere correttivi equi e trasparenti e coordinarsi con le altre Regioni per tutelare il servizio pubblico di istruzione, in particolare nelle aree più vulnerabili.