Estendere il credito d’imposta del 20% per l’acquisto dei carburanti utilizzati nella trazione dei mezzi alle attività inerenti l’irrigazione. Ho presentato un Question time in Assemblea.
Dobbiamo accompagnare in ogni modo i nostri agricoltori che lavorano in un contesto complicato e denso di difficoltà. Il settore agricolo ha dovuto far fronte in questa annata all’aumento dei costi dell’energia e a una siccità record e noi sappiamo quanto le sorti di questo settore siano connesse al benessere economico e sociale del territorio e del paese.
Con l’interrogazione si è chiesto alla Giunta di farsi promotrice presso il Ministero di una misura che veda riconosciuta alle aziende agricole la possibilità di estendere il credito d’imposta per il carburante utilizzato anche alle attività che riguardano l’irrigazione.
Lo Stato è intervenuto con un decreto a marzo 2022, prorogato con le manovre successive per garantire alle aziende il credito del 20% a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi, ma l’interpretazione letterale della norma sembrerebbe escludere il carburante utilizzato in modo straordinario per prolungare i turni di irrigazione a causa dei forti stress idrici a cui sono state sottoposte le colture. Sarebbe auspicabile che il credito d’imposta fosse riferito a tutte le attività agricole che hanno subito l’incremento del costo del carburante.
In Aula ha risposto il sottosegretario Baruffi: «Al perdurare del periodo di siccità che ha interessato l’annata agricola abbiamo integrato le assegnazioni di prodotti petroliferi per far fronte all’aumento dei turni irrigui. Solleciteremo il Ministero delle Politiche agricole e della Sovranità alimentare perché si faccia carico di questo tema. Il nostro impegno è finalizzato a ridurre i costi di produzione a vantaggio sia degli agricoltori sia dei consumatori».
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