Il progetto di Case Sottane nasce per sostenere il recupero e la rigenerazione di un piccolo borgo rurale vicino a Porcigatone nel Comune di Borgo val di Taro.
Sono stato coinvolto in questa nuova iniziativa fin dai primi passi alcuni anni fa durante l’impegno in consiglio comunale. Iniziato il mandato a Bologna, nel 2020, abbiamo portato all’attenzione della Regione questo sogno speciale che si fonda sul lavoro, l’accoglienza, la solidarietà, l’amore per l’ambiente e la montagna. Il progetto dell’associazione Case Sottane è stato finanziato dal bando regionale per accedere ai finanziamenti del Pnrr per l’architettura rurale. Risorse fondamentali per ridare vita all’antico nucleo. In questi anni Casa Sottane è diventata un cantiere e sono pronte le prime costruzioni frutto di una importante ristrutturazione a cui in tanti hanno dato il loro contributo. Continua intanto la raccolta fondi. Molti hanno già sposato la causa della comunità di Case Sottane. Per contribuire alla realizzazione del progetto che ridarà presto vita all’antica frazione, si può donare con carta di credito collegandosi al sito di Fondazione Munus o tramite bonifico bancario intestato sempre a Munus Fondazione di Comunità di Parma Ets (Iban IT64X 06230 12700000042306025; Causale: erogazione liberale per Case Sottane).Tutte le donazioni sono detraibili/deducibili ai fini delle imposte sui redditi, sia per le imprese che per le persone fisiche. Donando almeno 500 euro, si avrà diritto a un soggiorno nella casa di sasso della comunità dedicata all’accoglienza turistica, uno dei quattro edifici che saranno inaugurati ai primi di settembre.
Case Sottane era un borgo rurale con una decina di case abitate da altrettante famiglie di contadini su un’area di 200 ettari, metà a bosco e metà a seminativo. Negli anni ’70 il borgo è stato completamente abbandonato per l’esodo che ha colpito anche la nostra montagna. Oltre 10 anni fa un imprenditore ha comprato l’intero borgo con tutto il terreno. Ha abbattuto gli immobili ormai decrepiti e ha iniziato uno splendido restauro da zero con pietra locale. Le case, il centro sociale, la stalla, il locale per gli attrezzi sono rimasti al grezzo, perché l’imprenditore nel frattempo è morto, lasciando agli eredi il suo sogno incompiuto. Questi hanno affittato il complesso all’Associazione di promozione sociale “Case Sottane” promossa e presieduta da Giovanni Codeluppi, fondatore e conduttore della Cooperativa agricola sociale “Terra e Sole” di Collecchio. Per Giovanni è stato un colpo di fulmine istantaneo e da subito ha dato vita a quel progetto speciale sposando il sogno di insediamento di una iniziativa agricola e sociale in montagna.
L’Associazione ha definito l’obiettivo, che è quello di creare un ente non-profit capace di avviare e sviluppare a Case Sottane una comunità rurale basata economicamente sulla fornitura di servizi assistenziali e sulla produzione e vendita di selezionati prodotti agroalimentari in area montana. Un progetto che risponde positivamente ai criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Una nuova occasione per la montagna, un modello, un progetto pilota per la rigenerazione del nostro Appennino, che si basa sull’aiuto a persone svantaggiate attraverso il lavoro comune.
Alla realizzazione di Case Sottane hanno contribuito imprese del territorio, artigiani, associazioni, le istituzioni a cominciare dal Comune di Borgotaro, ma soprattutto insieme a Giovanni, Gabriele Ferrari e Albino Ganapini che hanno portato linfa al progetto con il Gruppo amici di Case Sottane a quando tutto questo era solo un’idea, una formula, un sogno.