
Di seguito il testo dei mio saluto al Convegno:
«E’ per me un grande onore portare il mio saluto a questo convegno, in questo luogo speciale, dove tutto parla di fede, cultura e identità. Oggi celebriamo una figura straordinaria come Giovanni Mariotti e i 150 anni del Club Alpino Italiano, e rendiamo omaggio alla montagna e al Monte Penna, simbolo del nostro Appennino e crocevia naturale tra culture e territori.
Il CAI è molto più di un’associazione: è una comunità fatta di uomini e donne che vivono la montagna in modo autentico, consapevole e responsabile. Che insegnano a rispettarla, la custodiscono, e si mettono al servizio degli altri con grande senso civico e altruismo, anche nelle situazioni più difficili, come dimostra il prezioso lavoro del soccorso alpino.
Rievocare oggi la figura di Giovanni Mariotti – Senatore del Regno, Sindaco di Parma, tra i fondatori del CAI – significa riscoprire un esempio di impegno e visione. Il suo celebre viaggio a piedi da Parma al Monte Penna, nel gennaio del 1885, raccontato in “Tre giorni di gennaio sul Monte Penna”, è ancora oggi un manifesto di amore per il territorio e di passione civile.
Grazie agli organizzatori che hanno pensato di riproporre la salita in vetta che si svolgerà domani.
Noi che viviamo queste terre lo sappiamo bene: la montagna non è solo un luogo fisico. È identità e comunità.
Ed è proprio grazie a realtà come il CAI, che da 150 anni promuovono conoscenza, cultura e tutela dell’ambiente, se oggi possiamo contare su un presidio attivo, radicato, profondamente connesso ai bisogni e alle potenzialità dei territori appenninici.
La Regione Emilia-Romagna sta lavorando in questa direzione, con un impegno concreto per l’Appennino: investimenti nei servizi, sostegno alle economie locali, valorizzazione del turismo lento e dei cammini, promozione di itinerari culturali e naturalistici.
L’Appennino è una risorsa strategica, non solo da tutelare, ma da vivere e far crescere. I dati recenti sul turismo ci danno ragione: c’è un interesse crescente verso questi luoghi, sempre più persone scelgono di scoprire o riscoprire le nostre montagne. In questo contesto, il Monte Penna e la figura di Mariotti sono insieme simbolo e ispirazione: ci ricordano chi siamo e ci indicano una strada possibile, fatta di valori, cura del territorio e visione di futuro.
Grazie di cuore al CAI Alta Val Taro per aver promosso questa iniziativa di grande valore storico e culturale, e grazie a tutte e a tutti voi per la partecipazione.