Parma e il Parmense protagonisti nella rete delle Case e Studi delle Persone Illustri con cinque progetti selezionati in provincia di Parma – su sedici complessivi in Emilia-Romagna – che confermano il ruolo centrale del territorio nella valorizzazione della memoria e del patrimonio culturale regionale.
A Mamiano di Traversetolo, la Fondazione Magnani-Rocca propone “Luogo Vivo: sentieri phygital tra le memorie di Luigi Magnani”, un percorso che intreccia tecnologia e memoria per raccontare la figura del grande mecenate e il suo legame con l’arte e il paesaggio.
A Ozzano Taro, il Museo Ettore Guatelli lancia “Guatelli per Tutti”, progetto dedicato all’inclusione e alla partecipazione di nuovi pubblici, per rendere il museo ancora più accessibile e dialogante.
A Neviano degli Arduini, la Casa Museo Colibrì con “Il canto del Colibrì” punta a una narrazione sonora inclusiva che restituisca vita e voce alle memorie custodite nel museo.
A Lesignano de’ Bagni, “Piaceri d’Arte 2025” a Villa Lanfranchi arricchirà l’offerta culturale del territorio con eventi e percorsi artistici.
Infine, a Casarola di Monchio delle Corti, la Casa Bertolucci propone “Poesia per immagini: Bavagnoli ritrae Bertolucci”, un dialogo tra fotografia e poesia che rinnova l’eredità dei due grandi protagonisti della cultura parmense.
Nel complesso, la provincia di Parma riceve oltre 40.000 euro dei 118.000 euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per i progetti di valorizzazione delle Case e studi delle persone illustri. Un riconoscimento importante che sottolinea la vitalità culturale di un territorio capace di trasformare la memoria in esperienza condivisa.
Le iniziative selezionate non si limitano al restauro o alla conservazione dei luoghi, ma puntano a creare reti narrative alimentate da podcast, video, itinerari sonori ed eventi. Obiettivo comune: restituire alle comunità la fruizione consapevole degli spazi e la conoscenza delle figure che li hanno abitati, rafforzando il legame tra cultura, identità e turismo.
La rete regionale delle Case e studi delle persone illustri sale così a 73 realtà riconosciute, ognuna portatrice della memoria di personaggi che hanno contribuito al patrimonio culturale e civile dell’Emilia-Romagna. Le strutture riconosciute dalla Regione devono rispettare i requisiti previsti dalla legge regionale n. 2 del 2022: rappresentare la vita e l’opera del personaggio a cui sono dedicate, svolgere attività di divulgazione e ricerca, e garantire l’apertura al pubblico per almeno 60 giorni all’anno, anche su appuntamento.
Nel Parmense, queste case e musei non sono soltanto custodi del passato, ma veri e propri laboratori di comunità, dove memoria, arte e innovazione si intrecciano per raccontare l’anima più autentica del territorio.

